
Questa volta niente fretta,
la prelibatezza che proponiamo ha bisogno di tempo e pazienza:
Pappardelle al cinghiale. Perciò, se vogliamo gustare
una bontà che a noi italiani riesce così bene,
infiliamo la parinnanzi, procuriamoci gli ingredienti giusti e mettiamoci ai fornelli.
Per completare l'opera poi,
non potrete fare a meno di abbinare l'ottimo vino che vi suggerisco: un
Chianti Colle Aretini " I selvatici". Sposalizio ideale per
il "selvatico" d'eccellenza dei nostri boschi.
4 persone
Pappardelle 400 g
Polpa cinghiale 800 g
1 kg di pomodori pelati
Rosmarino, salvia, aglio, bacche di ginepro
1 carota 1 cipolla 1 gambo di sedano
2 litri di vino rosso e 1 bicchierino di brandy
Olio, sale pepe q.b.
Mettete la carne di cinghiale a marinare - per una notte - nel vino e nel brandy con carota, sedano, cipolla, rosmarino, salvia, aglio e tre bacche di ginepro.
Scolate la carne e tritatela, rosolatela in una casseruola con un po' d'olio d'oliva, quindi unite le verdure della marinata tritate, mescolare, salate, pepate e bagnate con del liquido della marinata.
Lasciate cuocere a fuoco basso per 40 minuti, per poi unire i pomodori pelati e proseguite la cottura per altri 20 minuti. Lessate le pappardelle e condite con il sugo.
Vino consigliato.
Chianti Colli Aretini " I selvatici"
Vino ottenuto da uve sangiovese, canaiolo nero e trebbiano toscano, prodotto in provincia di Arezzo, dal colore rosso rubino vivace, con caratteristico profumo intenso vinoso, talvolta con un sentore fruttato di viola mammola, al palato leggermente tannico, con una nota di sapidità, che ne completa il suo profilo armonico.
Domenico Messina - Sommelier