La richiesta inoltrata a Regione ed Asl
redazione
mercoledì 23 gennaio 2013
ROMA - Il consumo di acqua o di prodotti alimentari realizzati con la stessa acqua possono costituire un rischio per la salute dei cittadini. Per questo, secondo il Codacons, è necessario permettere ai cittadini dei comuni interessati dalla presenza dell'arsenico nell'acqua potabile di sottoporsi ad analisi del sangue periodiche gratuite. Una richiesta in tal senso è stata inoltrata alla regione Lazio ed alle ASL competenti per territorio. Ma non basta, il Codacons infatti diffida i sindaci dei comuni di Anguillara, Bracciano, canale Monterano, Anzio, Ardea, Campagnano, Castelnuovo di Porto, Sacrofano, Lariano, velletri, Magliano Romano, Mazzano, Nettuno, Santa Marinella, Trevignano e Tolfa a "effettuare le necessarie bonifiche. In caso contrario i Nas potrebbero disporre la chiusura delle attività commerciali che utilizzano acqua con l'arsenico". Ma i cittadini e i titolari di esercizi, informa ancora l'associazione dei consumatori, potranno aderire all'azione risarcitoria avviata dalla stessa associazione "finalizzata ad ottenere 1.500 euro di risarcimento a utenza e la riduzione delle tariffe idriche".