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cultura ed eventi

Categoria: eventi

L’album di figurine delle squadre di Bracciano

Lo presenta l’assessore Borzetti

redazione lunedì 4 febbraio 2013
album figurine 2012-2013BRACCIANO- Originale iniziativa dell'Assessorato allo Sport del Comune di Bracciano. Tutti i volti delle squadre: Bracciano 1910, The Original Pilates, Bracciano Atletica Sabatina , Scuola di Danza Il Proscenio, Bracciano Basket e Bracciano Volley.

Figurine che passione, tanto più se si tratta di album della propria squadra con la quale si gioca e ci si allena. Ed è quanto accade a Bracciano dove sei squadre hanno aderito con entusiasmo al progetto nato dalla collaborazione tra l'Assessorato allo Sport, retto dall'assessore Rinaldo Borzetti, e la casa editrice Footprint, impresa giovane ma già molto affermata in questo ambito.

In sostanza sarà possibile collezionare, come per ogni altro normale album, le figurine solo che questa volta i volti ritratti nell'album saranno quelle di giocatori ed atleti braccianesi. "E' una iniziativa nuova ed originale – commenta l'assessore Borzetti – che consente di mettere in risalto le attività delle squadre locali e di far interagire tra loro le varie associazioni sportive. Collezionare figurine è una attività – aggiunge Borzetti – che tutti da bambini ed adolescenti abbiamo fatto e trovo davvero interessante che i nostri ragazzi possano collezionare anche le loro stesse figurine".

Hanno aderito al progetto sei realtà sportive: Bracciano 1910, The Original Pilates, Bracciano Atletica Sabatina, Scuola di Danza Il Proscenio, Bracciano Basket e Bracciano Volley. L'album è in vendita (3 euro l'album, 060 il pacchetto di figurine) presso l'edicola di piazza Dante e presso l'Atletica Sabatina al campo sportivo di via Braccianese Claudia.

Il mondo delle figurine conserva sempre il suo fascino. Varie le curiosità al riguardo. La prime serie conosciuta di figurine è quella emessa dalla Litografia Bognard di Parigi per i magazzini "Au Bon Marchè" nel 1867 che illustra i padiglioni dell'Esposizione Universale che in quell'anno si tenne proprio nella Ville Lumiere. Se negli anni Sessanta per incollarle si impiegava la coccoina, nel 1971 arrivano le figurine adesive. Tra le figurine più famose si ricorda quella di Pizzaballa, che oltre al buffo cognome compariva al numero 1 della raccolta, quella del portiere dell'Atalanta. Quella più cara è invece la figurina di Faustino Goffi della serie B 1967-68 calciatore all'epoca del Padova venduta a 121 euro sull'asta on line. Chissà se in futuro anche le figurine dell'album di Bracciano diverranno rare e preziose.

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Categoria: cultura

Momenti di trascurabile felicità

Il libro di Francesco Piccolo

barbara carrozzini lunedì 4 febbraio 2013

libro di francesco piccoloCentotrentaquattro pagine formato pocket, che raccolgono, in modo divertente e scanzonato, sincero e schietto, rapide riflessioni, brevi storielle, esperienze e situazioni in cui l'ordinario la fa da sovrano. Impossibile al lettore non trovare comicamente svelato qualche vizio, mania, curiosità o speculazione personale; senza, insomma, sentirsi un po' denudato fino a diventare piacevolmente complice con l'autore degli stessi o simili pensieri e comportamenti.

Lo sguardo di Alessandro Piccolo (Francesco Piccolo - Momenti di trascurabile felicità - Ed. L'Arcipelago Einaudi - 2010, pp.136 € 12,50), sensibile ed intelligente, scende a volte con ingenua comicità o con commovente ossessione, a volte con morbosa pignoleria nel minuscolo, nel particolare di gesti semplici della vita di tutti giorni, suggerendo luoghi e circostanze dove, alzando il livello dell'attenzione c'è la possibilità di sentirsi contenti, soddisfatti, compiaciuti.

Fulminanti confessioni, battute concise, descrizioni minuziose servono da lente di ingrandimento su i più svariati e microscopici frammenti di quotidianità, di apparente banalità, che per quanto veloci e fuggenti, tutti insieme sono le tessere che compongono il mosaico della nostra esistenza.

Tutti quei momenti fatti di piccole cose della vita, di lievi vibrazioni, che ci fanno sorridere e ci danno piacere; attimi di segreta soddisfazione che abbiamo provato e proviamo molto più spesso di quanto ricordiamo. Che poi siano condivisi con altri o vissuti in solitudine, sono la chiave migliore per imparare a prenderci un po' meno sul serio, a ridere di noi stessi e delle nostre debolezze.

Barbara Carrozzini

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Categoria: Il Buongustaio

Una gioia per gourmet: riapre La Molaccia

Torna un ristorante legato al centro storico

redazione mercoledì 30 gennaio 2013
ingresso la molacciaANGUILLARA – Più che un ristorante, La Molaccia è stata per trent'anni il ritrovo degli amanti della cucina di classe, un tempietto del gusto dove mangiare cibo raffinato e gustare vini d'etichetta. Nascosto nel cuore del centro storico di Anguillara, all'inizio di Via San Biagio per chi viene da Piazza del Lavatoio, il locale che Bruno Polimeni ha gestito una vita insieme a sua moglie Antonietta - un 'luogo dell'anima', lo definiscono loro - ha permesso a tanta gente di ritagliarsi un angolo di tranquillità e di gioia per il palato.

La Molaccia è un ritrovo dallo spazio contenuto  – non più di trenta clienti a sedere – ricavato in una grotta naturale un tempo adibita ad altri usi. Ottima per conservare il vino a temperatura ideale, adatta a chi desidera mangiare riuscendo a parlare sottovoce con la persona seduta al proprio tavolo. Tempo fa Bruno spostò l'attività pensando che fosse giunto il momento di cambiare, di trasferirsi in un locale nuovo dove offrire le loro vivande. Sbagliato. Chi è abituato a indossare abiti su misura non si adatterà mai al prêt-à-porter: questione di gusti, si dirà. Anche di stili, aggiungiamo noi. E Bruno ne ha.

Venerdì 1 febbraio i battenti de La Molaccia torneranno ad aprirsi e Bruno e Antonietta, indossate parinnanzi e toque blanche, saranno pronti a servire di nuovo Tagliolini al coregone affumicato o Filetti di luccio ai capperi. I dolci sono fatti in casa, il vino sceglietelo voi, la carta è ricca.

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Categoria: eventi

San Biagio, il Patrono tra storia e tradizione

I festeggiamenti Domenica 3 febbraio

roberto fava mercoledì 30 gennaio 2013
S.Biagio - processioneANGUILLARA - Domenica 3 Febbraio, Anguillara festeggia il Santo Patrono San Biagio. I documenti storici locali ci fanno sapere che il 10 Settembre 1803, il Consiglio con i Priori, come si legge nei Registri storici Comunali, deliberò: "Viene accolta come lodevole la richiesta popolare di eleggere S. Biagio a Patrono di Anguillara".
Il 26 Aprile 1834, ci fu la prima celebrazione dell'investitura, mentre il 7 Novembre 1835 la Sacra Congregazione dei Riti confermò con Decreto la proclamazione ufficiale.
Testimonianza di tale scelta popolare è la scritta impressa sull'arcone dell'abside della Chiesa a Lui dedicata nel centro storico del paese, per suggellare la sicura protezione e la profonda devozione popolare verso il Santo " EGO PROTECTOR TUUS ERO SEMPER- IO SARO' SEMPRE IL TUO PROTETTORE".
La storia del Santo appare strettamente legata ad un mondo contadino e pastorale. Fin dal VI secolo veniva citata l'intercessione del Santo come potente rimedio contro le malattie della gola; e se questa parte del corpo fu sempre ritenuta quella più direttamente sottoposta alla sua azione, le credenze popolari considerarono l'intervento di Biagio, utile anche per malattie più generali e anche altre infermità specifiche (disturbi agli occhi in area francese; alla vescica in area tedesca). Altrettanto potente è considerato Biagio come protettore degli animali domestici e come propiziatore del raccolto. La data della sua festa coincide in molte zone dell'Europa con quella della prima semina, ricollegandosi alla ritualità della benedizione dei semi.
La Parrocchia S. Maria Assunta celebrerà la ricorrenza con le messe nella Chiesa a Lui dedicata alle ore 8:00 e alle 11:30 e, a S. Francesco alle ore 10:00.
Nel pomeriggio alle ore 17:30 si snoderà attraverso le via del paese la solenne processione animata dalle Confraternite della Rossa e della Nera con il trasporto della Macchina Processionale con la statua del Santo. Questo il percorso: Chiesa di S. Biagio, Via di S. Biagio, Via Arco di S. Biagio, Via V. Emanuele III , Piazza del Lavatoio, Via Principessa Iolanda, Via M. Moris, Via Aloisio Anguillara, Piazza del Comune, Corso Umberto I, Chiesa della Collegiata.
A seguire la S. Messa concelebrata dai Sacerdoti delle due Parrocchie di Anguillara. Al termine della S. Messa, sarà proposta ai fedeli la tradizionale unzione della gola con l'olio benedetto.
Domenica 10 Febbraio come consuetudine (la domenica successiva alla Festa di S. Biagio), nella Chiesa della Collegiata alle ore 11.30, sarà celebrata una messa in suffragio di tutti i Confratelli defunti delle Confraternite della Rossa e della Nera.
Roberto Fava

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Categoria: eventi

Vino e Carnevale, meglio con un passito

Lo consiglia il sommelier Domenico Messina

Domenico Messina lunedì 28 gennaio 2013
Carnevale CulturaEventiFebbraio è il mese del carnevale, la festa più pazza e godereccia dell'anno.
Nell'antica Roma, i festeggiamenti in onore di Bacco si svolgevano per le strade, lungo le quali sfilavano già allora le maschere, tra fiumi di vino e danze. Carnevale vuol dire travestimenti e maschere, sfilate di carri allegorici accompagnate da costumi e musica. Insomma, Carnevale è godersi la vita in tutti i suoi aspetti, anche nel cibo e nel buon vino.

E' proprio in questo periodo, visti i numerosi dolci carnevaleschi, che sono consentiti i peccati di gola, ma per goderne appieno bisogna dimenticare per un po' la corretta alimentazione, perché sono per la maggior parte fritti. Frappe e castagnole sono una vera tentazione, ancora di più se accompagnati da un buon vino italiano che ne esalti il gusto.

Alle frappe o chiacchiere che dir si voglia, suggerisco un vino bianco dal colore dorato brillante, dalle note morbide e calde prodotto da uve Garganega del Veneto "I Capitelli di Anselmi 2008".

Al naso si presenta con profumi intriganti di albicocca in confettura, scorze di arancia, frutta secca, datteri e note speziate di vaniglia, e tostatura di caffè che ben si abbinano ai richiami della dolcezza e alla semplicità delle frappe. Un vino suadente al palato, senza esuberanza alcolica, con perfetto equilibrio tra morbidezza e freschezza. Buon Carnevale a tutti.

Domenico Messina - Sommelier
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