E’ d’obbligo un Sauvignon
Domenico Messina - Sommelier
mercoledì 6 febbraio 2013

ANGUILLARA - Un piatto delle nostre parti, semplice e rapido da preparare. Buono da gustare in questa stagione ma anche in autunno o a primavera. Una regina del nostro lago: l'
Anguilla, che a noi piace molto allo spiedo. Per accompagnarla degnamente consigliamo un
Sauvignon.
Per l'occasione, scegliamo un Colli Orientali del Friuli Volpe Pasini, di colore giallo paglierino splendente, con belle screziature verdi. Il profumo trova note floreali di gelsomino e artemisia e erbacce di cespuglio di bosso in sintonia con note minerali molto salmastre. Affascina per carattere, al gusto l'acidità è netta , rinvigorita da una sferzante sapidità salina che rende il vino grintoso e godibile, non congedandosi e invitando a nuovi sorsi, per stemperare un piatto ricco di grassezza e untuosità.
Si presenta abbastanza armonico con una notevole persistenza aromatica molto fine.
Domenico Messina - Sommelier
La ricetta
Il Corriere del Lago vi consiglia di cucinarla così:
Quando avrete intenzione di sedervi a tavola in quattro, andate a colpo sicuro in una delle tre pescherie di Anguillara e acquistate un'anguilla non molto grande, diciamo media.
Tenete a portata di mano tre etti di farina di mais e dell'olio extravergine di oliva, mezzo bicchiere è sufficiente. Con il sale regolatevi secondo i vostri gusti e non scordate qualche foglia di alloro e salvia.
Una volta pulita l'anguilla dovete sgrassarla, perciò prendete la farina di mais e strofinatela con vigore, poi sventratela per togliere le interiora. A questo punto tagliate la testa, lavate bene l'anguilla e fatela a pezzi di circa cinque centimetri, ungete l'anguilla con l'olio (meglio con un pennello), infilate i pezzi nello spiedo inframezzandoli con le foglie d'alloro e di salvia. Non dimenticate di salare.
Cuocete gli spiedini sulla brace (con una piastra si può fare lo stesso ) più o meno per un quarto d'ora e serviteli appena cotti.