
ANGUILLARA -
Intervista a tutto campo a Sergio Manciuria, capogruppo di AnguillaraSvolta in Consiglio comunale di Anguillara. Argomento principe le elezioni regionali appena concluse che hanno decretato la vittoria del centrodestra con
Francesco Rocca presidente della Regione Lazio, e la situazione politica nel paese lacustre.
Sergio Manciuria, nella vittoria del centrodestra alle recenti elezioni regionali c'è spazio anche per una sua soddisfazione personale per aver dato un contributo all'elezione di Massimiliano Maselli in Consiglio e che oggi siede in giunta con la delega ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo settore, Servizi alla persona.
Caro Direttore, la recente elezione di Massimiliano Maselli e di Edy Palazzi, ma direi dell'intera compagine di FdI alla Regione Lazio, ha il sapore di una soddisfazione doppia. La prima sicuramente del gruppo storico che insieme con Libanori, Nolfi, Cacciotti, Bergodi e tanti altri ci lega all'amico Luciano Ciocchetti, mentre la seconda a titolo personale, con lo splendido risultato raggiunto nella mia città nonostante il ruolo di minoranza di AnguillaraSvolta e quattro candidature di peso (Minnucci, Bianchini, De Carolis e Simeoni). Ci tengo a sottolineare, nell'ambito delle 382 preferenze assegnate a Maselli, che Anguillara è risultata la prima, sopra i 15.000 abitanti in tutta Roma e Provincia, con oltre il 24,3% nel rapporto con i voti di lista (1570). Lo scorso 14 gennaio abbiamo inaugurato la campagna elettorale nella suggestiva cornice dell'Agriturismo Zugarelli parlando alla testa e al cuore delle persone affrontando tre problemi annosi come la gestione della Sanità, dei Trasporti e della Scuola, proponendo soluzioni credibili. La fiducia che hanno riposto in noi ora va ripagata nei cinque anni di legislatura regionale, e la gestione oculata e puntuale dei servizi sociali può dare un contributo costruttivo alla rinascita del comprensorio sabatino.
Lei porta bene al centrodestra, visto che anche alle elezioni politiche dello scorso settembre ha sostenuto Luciano Ciocchetti che è stato rieletto e con il quale intrattiene un rapporto ormai consolidato negli anni.
La fortuna in politica va costruita nel tempo: non sono certo il tipo avvezzo al cambiamento della casacca per uno strapuntino o peggio, per rivestire un ruolo di portaborse rinnegando la propria dignità pur di compiacere il "potentino di turno". Nel 2009 decisi in piena autonomia che la fusione della Margherita nel progetto del Partito Democratico non era adatto al mio credo liberale e confluii nell'UDC dove Ciocchetti era deputato e Coordinatore Regionale. Da quel momento si è instaurato un rapporto che va oltre quello di identiche vedute politiche, direi che ne è nato uno paragonabile a un legame di amore fraterno basato sulla fiducia, sul rispetto, sulla lealtà e sulla competenza; difficile se non impossibile, che qualche ostacolo o incomprensione possa incrinarlo. C'è solo una cosa che ci separa, la passione per due squadre di calcio antagoniste: lui romanista io juventino. Per tornare alla politica, dopo le dimissioni di Renata Polverini abbiamo costruito, fuori da ogni ruolo specifico, un percorso che nel 2019 è confluito nel progetto di Fratelli d'Italia, dove la leader Giorgia Meloni si attestava intorno al 7-8% e nel giro di questi ultimi sei mesi abbiamo raccolto i frutti meritati: la vittoria netta e per nulla scontata nel difficile collegio uninominale con lo sfidante Claudio Mancini e ora alla Regione eleggendo due consiglieri di cui il primo con oltre 23.000 preferenze.
Anguillara ha schierato quattro candidati alle regionali confermando un'attenzione accentuata alla politica. Qual è la situazione attuale a Palazzo Baronale?
Intanto permettimi di fare i complimenti all'amico Giorgio Simeoni che si è potuto togliere la soddisfazione di essere rieletto dopo un decennio lontano dalla politica attiva e in soli trenta giorni di campagna elettorale. Sinceramente dispiace che le altre tre candidature non abbiano avuto lo stesso esito ma era quasi scontato, da una parte la sconfitta annunciata di D'Amato, dall'altro il risultato eccezionale di Fratelli d'Italia che non ha lasciato spazi nella distribuzione dei seggi elettorali. Colgo piuttosto l'occasione per rinnovare gli auguri e salutare la neo vicepresidente della Regione Roberta Angelilli e i neo assessori Giancarlo Righini e Fabrizio Ghera che saranno incisivi, come l'amico Massimiliano Maselli, per il futuro del comprensorio sabatino. La situazione attuale nel Palazzo Baronale mi sembra serena dopo una naturale frizione all'indomani delle candidature ma, per esperienza, solo il tempo stabilirà se ancora cova il fuoco sotto la cenere.
Il Pd ha attraversato un periodo travagliato che l'elezione di Elly Schlein alla segreteria nazionale sembra possa contribuire a ribaltare. Ad Anguillara le antiche spaccature piddine sembrano non ancora del tutto ricomposte, il gruppo consiliare 'Francesco Falconi Sindaco' dopo aver ottenuto vittorie ambientali significative nei confronti di Acea sembra aver esaurito l'iniziativa politica, l'unica opposizione alla giunta Pizzigallo appare quella esercitata da AnguillaraSvolta. Lo conferma?
Prima di parlare delle beghe del Pd nazionale e quindi locale, consentimi di ricordare un amico straordinario come il Senatore Bruno Astorre conosciuto ai tempi della Margherita. La sua prematura e tragica scomparsa lascia nella politica, con la P maiuscola un vuoto incolmabile, così come nei rapporti personali. Tornando alla situazione sabatina, credo che le regionali 2023 siano state un momento di chiarezza: il riferimento cattolico è confluito definitivamente in Azione di Calenda, mentre quello progressista ha scommesso su Bonaccini rimanendo travolto dall'affermazione della Schelin. Tutto ciò si rifletterà inevitabilmente sulle amministrative del 2025 dove, chi crederà di essere oggi il candidato della sinistra, si troverà scavalcato da una figura femminile e chi penserà di avere la vittoria in tasca dovrà fare i conti con l'inevitabile mutare degli equilibri politici che ogni due-tre anni ci riserva lo scenario nazionale. Condivido il pensiero che talune opposizioni stiano attraversando un periodo di crisi ma ciò non significa che siano dome o arrendevoli. Probabilmente non sono consapevoli, per inesperienza o lassismo, ma la politica si fa costantemente, come nel suo piccolo, svolge costantemente il gruppo che rappresento. Non tengo ad essere ritenuto "unica opposizione" in Consiglio comunale, preferisco essere rispettato e considerato come minoranza costruttiva che pungola l'amministrazione nell'interesse della Città.
Quali iniziative ha in mente per i prossimi mesi per rendere la sua posizione ancora più incisiva?
Nei prossimi mesi l'aspirazione personale è quella di essere utile alla Regione Lazio mettendo a disposizione competenza e professionalità. Le occasioni non mancheranno e ritengo di poter ambire meritatamente a ruoli che possano essere incisivi per il nostro territorio. Oggi, più che mai, per coerenza e continuità con la mia azione politica, tenterò la riunione del centrodestra locale per determinare le azioni amministrative di questi due anni di consiliatura e senza rinunciare necessariamente a ruoli apicali qualora possano ricorrere le condizioni politiche. Se non fosse possibile per miopia o altre ragioni, mi sento comunque già pronto per la sfida elettorale del maggio 2025.