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TRENITALIA, Sì A CONFRONTO

L'apertura con una lettera alla Regione

redazione martedì 19 marzo 2013
trenitalia due
REGIONE - Trenitalia è disposta a confrontarsi con i pendolari e tutte le istituzioni interessate sul funzionamento del nuovo orario in vigore sulla Fl3 Roma-Viterbo, e lo mette nero su bianco in una lettera inviata alla Regione Lazio.

Nel testo Trenitalia annuncia che "Entro domenica sarà ultimato il monitoraggio sul nuovo modello d'esercizio sulla linea Viterbo-Roma Ostiense, dopodiché siamo aperti a qualsiasi confronto". La convocazione di un tavolo di lavoro spetta alla Regione in quanto titolare del servizio.

Precedentemente, il direttore regionale di Trenitalia, Aniello Semplice, aveva dichiarato che "Con il nuovo modello abbiamo reso più veloce il collegamento diretto tra Viterbo e Roma, rendendolo più confortevole con i treni VIvalto; quindi abbiamo seguito la logica dei treni extraurbani che si fermano a La Storta per cambiare con i convogli urbani".

Intanto, domenica prossima ad Oriolo Romano si terrà un'assemblea pubblica con i cittadini a cui parteciperanno i pendolari e i sindaci di Vejano e Barbarano insieme al neo-consigliere regionale Enrico Panunzi.

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Si dimettono organi di controllo

Bracciano senza Revisori e Controllo Analogo

redazione sabato 16 marzo 2013
piazza comune bracciano
BRACCIANO - Dimissioni a valanga al Comune di Bracciano: si è dimesso dall'incarico di revisore e Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti il dott. Maurizio Ferri, seguito a ruota da tutti i membri dell'Ufficio per il Controllo Analogo, le dottoresse Viola, Silla e Zito, che hanno rimesso nelle mani del Sindaco Sala l'incarico ricevuto pochi mesi fa, precisamente il 25 settembre 2012.

Ferri non ha motivato le ragioni limitandosi ad una lettera di poche righe con la quale presenta dimissioni irrevocabili con decorrenza immediata, mentre le tre dimissionarie hanno ampiamente motivato la loro scelta che, affermano, sia dovuta a causa dell'impossibilità a poter svolgere effettivamente il proprio compito.

Le tipologie di controllo analogo effettuate sono di due tipi: giuridico-contabile e sulla qualità dei servizi erogati. Per quelle che riguardano le società a partecipazione maggioritaria, il controllo viene esercitato sulla base di relazioni e rapporti informativi di carattere amministrativo, gestionale, finanziario-contabile e con audit (verifiche) anche presso le sedi delle aziende stesse.

Secondo le dimissionarie, le numerose richieste per favorire il controllo sulla partecipata - soprattutto riguardo le spese sostenute e quelle di previsione, senza che ci fosse nessun filtro da parte della dirigenza -, non hanno ottenuto risposta.

Partecipata che - stando a quanto affermano le scriventi - è stata evidentemente riluttante offrendo una scarsa collaborazione. Collaborazione che – ribadiscono – sebbene vi siano state diverse sollecitazioni, è stata insufficiente anche da parte dell'Amministrazione.

Da qui, la rimessione del mandato.

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Piano d'intervento NUcleco

Lo presenta in Casaccia la Prefettura

redazione venerdì 15 marzo 2013
nucleco
ROMA - ENEA CASACCIA - Un Piano d'intervento in caso di emergenza radiologica che possa interessare la Nucleco - società che opera all'interno del Centro Casaccia dell'Enea nell'ambito del trattamento, condizionamento e stoccaggio di rifiuti radioattivi a bassa e media attività provenienti da centri di ricerca, ospedali e industrie di tutto il territorio nazionale -, sarà presentato oggi, alle ore 15.30, nel corso di un'assemblea pubblica presso la Sala delle Conferenze dello stesso Centro.

In sostanza, il Piano, il primo per la provincia – che è competenza del Prefetto predisporre per pianificare le azioni da attuare in caso di emergenze radiologiche - definisce il ruolo degli enti preposti alla tutela della popolazione e prevede l'insieme del coordinamento degli interventi da realizzare. La Zona di Roma Capitale in cui ricade l'edificio Nucleco (l'area occupata è di poco superiore a 3 ettari) è classificata Zona Sismica 3A (Zona con pericolosità sismica bassa che può essere soggetta a scuotimenti modesti).

Il Piano d'intervento valuta eventuali rischi provocati da un incendio (classificato come evento a bassissima probabilità), oppure alla rottura di un nucleo radioattivo da parte dell'uomo o per cause naturali. In questi casi scatterebbe una misura protettiva di riparo al chiuso della popolazione presente (prevista dalla normativa vigente) per un raggio di 700 metri dalle zone interessate dall'incidente.

Ad ogni modo, per fini pratici, come zona a rischio è stata individuata la zona che comprende quasi tutto il centro abitato di Osteria Nuova, mentre un'area di 3-4 km – sottovento – per vietare il consumo di vegetali a foglia larga coltivati nella zona suddetta.

Le azioni previste a seguito di incidente, prevedono l'intervento immediato di una squadra di emergenza H24 della stessa Nucleco, ed un'altra di primo intervento, sempre H24, del Centro Enea. Tre le fasi in caso di incidente. Stato di preallarme: (rilascio di sostanze non accertato): la sirena emette 3 suoni di 10 secondi ciascuno intervallati da pause di 5 secondi, con intervento delle due squadre di emergenza. Stato di allarme: preceduto o meno dal preallarme, viene dichiarato quando c'è un effettivo rilascio di sostanze. Cessato allarme – dichiarato dal Direttore del Centro Enea d'intesa con il Prefetto – annunciato da un suono della sirena prolungato per un minuto.

Previsti, qualora si rendesse necessario, punti di raccolta per la popolazione presso la Scuola Media di Via Quero e quella Elementare di Via Anguillarese.

Con l'allarme vengono attivati: Prefettura di Roma, Questura di Roma (attraverso gli organi locali di Pubblica Sicurezza), Comando Provinciale VV.FF., Ares 118 (Asl competente per territorio), Arpa Lazio, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

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Afghanistan? No, è Anguillara

Strade ridotte a carrarecce

redazione giovedì 14 marzo 2013
ponte valle trave-armando diaz
ANGUILLARA - Va bene che non ci sono soldi in cassa, va bene che la spending review ha dissanguato i comuni, che il bilancio strangola gli amministratori, ma a tutto c'è un limite. La situazione delle buche sulle strade di Anguillara sta diventando ormai un pericolo per chiunque le percorra.

In alcuni casi si sono create vere e proprie voragini come dimostrano le immagini che alleghiamo all'articolo. Se un automezzo può danneggiare ruote o cerchioni, un motociclista potrebbe pagare un prezzo molto più alto. Cosa si aspetta dunque ad arginare – perlomeno - l'emergenza?

Qui si pone un problema d'incolumità pubblica, di sicurezza stradale, e allora chissenefrega del bilancio restrittivo, uno sforamento di qualche migliaia di euro per tappare le buche non porterebbe il Comune al dissesto; che se riesce a sopportare qualche milione di euro di debiti fuori bilancio, potrà sopravvivere a qualche spicciolo in confronto.

Piuttosto, un eventuale lieve aumento del deficit (ma non è detto, magari tagliando dieci minuti di fuochi pirotecnici alla prossima Festa i conti quadrerebbero),  eviterebbe danni ai cittadini che si muovono in macchina, e l'ospedale, o peggio, il camposanto, a chi si azzarda a farlo in moto o in bicicletta.

Nelle foto: 1 - Via Ponte Valle Trave-V. Diaz             2 - Via Anguillarese di fronte Carucci

               3 - Via Anguillarese-Cascinone                4 - Via Ponte Valle Trave-V. Diaz 

1                                                                   2
ponte valle trave-armando diaz due di fronte Carucci





















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              4via anguillarese di fronte cascinone
ponte valle trave-armando diaz tre

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Frana, c’è ancora pericolo

Si aspettano le decisioni della Prefettura

redazione mercoledì 13 marzo 2013
frana giorno
ANGUILLARA - Rimossa parzialmente la frana che ieri sera ha completamente ostruito Viale Reginaldo Belloni all'altezza de "Il Pizzo", con tonnellate di fango, detriti e tronchi d'albero. Al momento ne è stata rimossa una parte aprendo un varco per consentire un passaggio a uomini e mezzi di soccorso che operano su entrambi i fronti.

La Prefettura - avvertita tempestivamente - ancora nel primo pomeriggio di oggi non ha comunicato nulla al Comune.

Da una prima ricognizione effettuata dagli agenti coordinati dal Comandante Guidi, le cause dello sfaldamento sono da addebitare ad uno smottamento di terreno i cui motivi sono da accertare. E' comunque impressionante il canale che si è creato con il solco dell'acqua e dei materiali rovinati a valle, sicuramente ci sarà bisogno di interventi radicali per mettere in sicurezza il pendio. Al momento non è possibile avanzare alcuna previsione.

Intanto in Via Cusmano - altro fronte critico provocato dal maltempo - ci sono ancora le transenne di divieto d'accesso, perché nonostante siano stati liberati i pozzetti che hanno determinato l'allagamento consentendo all'acqua di defluire, non è stato possibile riaprire la strada a causa di buche larghe e profonde che si sono formate.

E intanto continua a piovere.

frana giorno due       frana giorno tre

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